Puppy e Puppy Love

Prima di tutto Puppy è un cane (in astratto, si capisce, ma vorrete mica convincere un bambino del contrario?) con l’aggiunta di tutti i vantaggi che possono caratterizzare un oggetto/sedia/giocattolo in polietilene stampato: non sporca, non rovina i divani e risponde bene alle cavalcate dei bambini (pur rimanendo un cane, perché i cavalli, si sa, hanno la coda all’ingiù…).

Disegnato da Eero Aarnio e prodotto da Magis, è stato pensato per i bambini ed è finito, come spesso accade, nelle case delle design victims. Piace e intenerisce talmente tanto che l’8 dicembre si è svolta a Miami un’asta di beneficenza che aveva per oggetto proprio il cagnolino di plastica rivisitato da oltre trenta tra architetti, stilisti e designer internazionali, ciascuno dei quali l’ha personalizzato con il proprio inconfondibile segno. Per l’occasione, Puppy, ha guadagnato il cognome “Love”.

Lo stilista Neil Barrett ha pensato ad un Puppy Love corridore, mentre il Flower Puppy di Roberto Behar e Rosario Marquardt si ispira al movimento pacifista degli anni 60 . Puppy Love Black and White per Ron Arad e uno ricoperto di lacci da scarpe per il designer colombiano Federico Uribe. Non poteva che trasformarsi in una lampada il Puppy Love di Ingo Maurer che ha un collare tempestato di lampadine, mentre è vestito di haute couture quello di Elke Walter. Puppy, nella sua versione ufficiale bianca o verde, rimane un ottimo compagno di casa per grandi e piccini e un’idea in più per il prossimo Natale.

Da: Magis

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