Bulthaup b2, la cucina per i nomadi dell’abitare

24 Luglio 2008 / Cucina / 3 Comments /

Abituata da sempre ai traslochi, il concetto del “fatto su misura” è qualcosa che non mi appartiene. E se c’è uno spazio che più di altri nella casa sfugge a fatica al carattere di “definitivo” è la cucina: quasi sempre frutto di un allestimento ad hoc e difficilmente riadattabile, si rivela spesso il cruccio di chi si sposta in appartamenti non ammobiliati.

Dev’essere per questo che l’ultimo modello di cucina realizzato dall’azienda tedesca Bulthaup ha attirato più volte la mia attenzione e suscitato la mia curiosità.

Si chiama B2 e si presenta come una cucina mobile e aperta, che può essere composta e modificata a piacere, per assecondare le esigenze individuali. E’ composta da un bancone di lavoro affiancato da un mobile che contiene tutto il necessario per un nucleo familiare di due o tre persone e da una stazione per elettrodomestici: tutto è organizzato secondo il principio dell'”eliminazione del superfluo”e viene mantenuto solo ciò che è funzionale.

Una cucina che si può portare ovunque e che si dispone facilmente in qualunque spazio, dotata di tutto il necessario. E sopratutto nostra, fatta con i materiali che abbiamo scelto (c’è una vasta gamma di personalizzazioni), che col tempo si può arricchire di elementi aggiuntivi se la famiglia si allarga.

Una soluzione accattivante anche dal punto di vista del design fatto di linee essenziali e pochi toni cromatici: rovere e noce abbinati a piani di lavoro in acciaio inox, rovere, noce e arenaria grigia. Anche se per averla dovremo attendere fino al prossimo autunno.

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