Pappami, il piatto che si mangia

10 Aprile 2013 / Cucina / 1 Comment /

Pappami piatto commestibile

Pappami dice, e come non dargli retta: l’acquolina anticipa già le nostre intenzioni e la bocca si prepara ad accogliere, dopo quel che contiene il piatto, il piatto stesso. È infatti commestibile, praticamente design da mangiare, di cui letteralmente nutrirsi.

Si chiama appunto Pappami e invita chi mangia a consumare anche il contenitore oltre al contenuto, in nome di un progetto di risparmio delle risorse senza produrre plastiche che poi andranno gettate via e in qualche modo smaltite. Ma non è mica tutto…

Pappami piatto

Il piatto è ecologico perché si mangia interamente e dunque non si producono rifiuti né sono richiesti lavaggi, è però resistente abbastanza da tenere calde le preparazioni che contiene (addirittura le zuppe) senza rovinarsi.

Si può anche mettere nel microonde, in fondo è solo pane. Di più, si può decidere di personalizzarne la forma. Quella classica ha un bordo di “petali” che si possono staccare mentre si mangia per intingerli nelle pietanze.

Anche il processo di produzione è eco-friendly: impiego di acqua ridotto, energia solo da fonti rinnovabili, confezioni di carta riciclata, nessun ingrediente OGM, tutto è veg e adatto anche ai celiaci. Inoltre, tutti gli scarti della produzione vengono donati agli allevamenti di animali, diventando mangime.

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