Si chiama Plain e non è difficile immaginare il perché sin da una prima occhiata: è lineare, leggera, con forme semplici e per certi versi rigorose, ma sempre molto agili. Mutano lunghezze e spessori dei diversi elementi che compongono la libreria firmata da Francesco Rota per Lema, con struttura metallica modulare e ripiani in larice.
È un’idea che mi è sempre piaciuta: la libreria essenziale e leggera nella struttura, ultra-moderna, minimalista contrasta efficacemente con l’aria di tradizione che spira dalla mole dei libri di carta che vi si colloca, piena di sostanza, volume e peso, in netta opposizione alla leggerezza del sistema che la ospita. I colori si possono personalizzare a piacimento così come l’articolazione della libreria stessa.
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