Triad light è il nome più azzeccato che si potesse ideare per questa struttura luminosa modulare su base triangolare. Si tratta di un’idea di Jehremy Harris che ha elaborato un sistema di illuminazione capace di crescere, evolversi, mutare forma ed estensione.
L’elemento di base è un triangolo che si può combinare ad altri o utilizzare singolarmente. Si creano così strutture luminose più o meno ampie, di forme sempre variabili e modulate a seconda degli spazi da illuminare, della grandezza della parete a disposizione e naturalmente delle proprie esigenze specifiche.
La fonte luminosa è a led, dunque a basso consumo e ad alto potere illuminante. L’alternativa moderna ai neon si è ormai fatta strada e si è affermata dedinitivamente grazie anche all’alto grado di personalizzazione che è in grado di offrire.
I diversi moduli Triad si connettono tra loro con un solo gesto e ogni unità è dotata di tre connettori in modo da potersi legare alle altre da ogni suo lato. Più versatile di così, difficile trovarne.
Il tuo indirizzo e-mail non verrà pubblicato.
Devi essere connesso per inviare un commento.
0 Comments