Il confine tra arte e design è tanto sottile quanto è raro che un designer possa oltrepassarlo dando vita a una creazione che sia interamente espressione di sè. E’ per questo che l’occasione creata da Vitra per l’annuale Vitra Edition, ha accolto il favore di 15 designers di fama internazionale, pronti a dare finalmente sfogo a quel progetto che probabilmente era nella loro testa da tempo.
L’azienda di Basilea ha lanciato una sfida: creare senza limiti, senza quei vincoli che normalmente sono parte integrante del concetto di progetto, di design, come il costo e la produzione in massa dando vita a un vero e proprio laboratorio di sperimentazione dove creare in assoluta libertà.
Alcune “Edition” sono esercizi formali, come le sedie di Naoto Fukasawa, capaci di crare un’illusione ottica variando il materiale e lasciando inalterata la forma. Zaha Hadid invece ha puntato su avveniristiche forme digitali dando vita al Mesa Table e Ron Arad su un’ improbabile versione di sedili per auto ottenuta da pezzi abbandonati di una Rover. Questi ed altri pezzi firmati da altrettanto noti designers – Hella Jongerius, Alberto Meda, Konstantin Grcic, per citarne alcuni – sono in mostra fino al 22 luglio a Weil-am-Rhein, all’interno della cupola geodetica di Fuller.
Originariamente “libere” dunque, ma perlopiù inutilizzabili, di materiali insoliti e non proprio durevoli, difficili da apprezzare e ovviamente costose, le Vitra Edition 2007 verranno messe in vendita a fine anno con prezzi che vanno dai 5000 ai 150000 euro.
In fondo non molto se si tiene conto che negli anni ’80 un pezzo di Marc Newson appartenente a precedenti Edition venne in seguito battuto da Christie’s per oltre 1 milione di dollari. Pensateci.
Foto da: InternationalHeraldTribune
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