Un tempo erano lunghe e strette, come il bagno di cui dovevano seguire i contorni, piastrellate tutt’intorno e a malapena ci si stava seduti. Ora le vasche da bagno rivendicano la loro centralità, si fanno sculture, si vestono di materiali ricercati, acquistano dimensioni importanti e trasformano il bagno, fin’ora zona marginale e negletta, in una vera e propria oasi di relax tra le mura domestiche.
Le più imponenti sono in pietra e rievocano la natura con un incavo che sembra frutto dell’erosione dall’acqua. Altre invece sono vere e proprie sculture in materiali come marmo di Carrara e pietra, grigia nel caso dell’eccentrica Vascabarca firmata Antonio Lupi, destinata ad abitare ampi spazi e ad attirare tutta l’attenzione su di se. E poi non mancano le varianti in legno, materiale asettico molto usato in oriente, scelto per la Woodline di Agape, dal rigore zen e dalle linee essenziali.
La creatività si gioca quindi sul fronte della forma e delle dimensioni: ci sono quelle che ricordano la forma di uno spruzzo d’acqua caduto a terra e quelle che nella semplicità della loro forma superano i due metri di diametro come Ufo di Agape, diventando così delle piccole piscine.
I prezzi di queste vasche da sogno partono da qualche migliaio di euro per arrivare senza sforzo a superarne i 25000 e, inutile dire, il passaggio dalle pagine patinate delle riviste di design alle case vere è ancora appannaggio di pochi.
Il tuo indirizzo e-mail non verrà pubblicato.
Devi essere connesso per inviare un commento.
3 Comments