
Ricordate la parete modulare luminosa presentata Light.Form? Mi è tornata in mente vedendo una soluzione simile di Simone Micheli. Si chiama Bagigio ed è un separé luminoso che si ispira a concetti scientifici trasformandoli in pura arte, ma pregna di funzionalità.

I moduli che compongono la struttura, infatti, sono ispirati al simbolo dell’infinito in versione tridimensionale e la composizione di diversi moduli dà vita alla struttura di un legame atomico bipolare, dalle dimensioni macro.
La soluzione si adatta ad ogni ambiente e spazio perché è flessibile. I diversi moduli possono essere bianchi o colorati e si accendono, oltre a far passare la luce naturale da un ambiente all’altro.

Via Funiture Store
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