Si chiama Gong e ha un nome che immediatamente rimanda all’Oriente, anche se dal Gong prende a prestito solo il termine e la terra d’origine. In verità si ispira alle lanterne cinesi, quelle fragili, delicatissime in carta che accompagnano tutte le feste e non solo.
A idearla è Prandina, che sceglie minimalismo ed eleganza delle forme. È stata pensata come lampada a sospensione, sceglie il cristallo soffiato come materiale d’elezione, lavorato artigianalmente e associato al vetro verniciato nella parte interna del paralume.
La verniciatura si schiarisce scendendo verso il basso in modo da incanalare correttamente il fascio di luce della fonte luminosa. Diversi gli accostamenti cromatici disponibili che vanno dall’avorio al bianco, per arrivare al nero e al melanzana.
Il tuo indirizzo e-mail non verrà pubblicato.
Devi essere connesso per inviare un commento.
2 Comments