Il sistema di illuminazione immaginato da Mario Tsai si chiama Mazha e sorprende con una forma sempre mutevole, originale e avveniristica. Si tratta infatti di un sistema modulare che puoi comporre, scomporre e ricreare a piacimento.
Le due collezioni disponibili si chiamano Mazha 1.0 e Mazha 2.0 e ambedue si prestano a illuminare una grande varietà di spazi mutando forma, estensione, intensità luminosa e soprattutto combinazioni di elementi.
Sì, perché il cavo che sostiene tutto rende possibile inserire elementi luminosi in qualunque punto garantendo comunque l’esistenza di un circuito che accende ogni singola parte dell’insieme. Che chiamare lampadario è alquanto riduttivo, a questo punto.
Puoi sospendere la soluzione più o meno articolata al soffitto, certo, ma il sistema luminoso può essere tanto esteso da occupare persino un’intera parete. O il centro di una stanza, illuminandola e fungendo persino da divisore. In gallery tante idee combinatorie.
Il tuo indirizzo e-mail non verrà pubblicato.
Devi essere connesso per inviare un commento.
0 Comments