Brizo firma la collezione bagno Kintsu che sposa minimalismo scandinavo e influenze giapponesi, non meno minimaliste. I profili sono essenziali, le linee però interrotte, volutamente imperfette. Non a caso il termine Kintus viene dalla parola kintsugi, la tecnica giapponese che consiste nel riparare le porcellane rotte con un tocco d’oro a sottolineare le crepe anziché nasconderle.
Se il bagno è il luogo in cui ritroviamo un equilibrio grazie al relax che è in grado di regalarci, spiega il designer di Brizo Seth Frizt, allora la collezione Kintsu vuole rappresentare proprio questa ricerca di equilibrio. Che non è statica perfezione ma ricerca costante.
Il livello di personalizzazione resta elevato proprio per trasformare il bagno in una stanza che si avverte come propria. I materiali naturali e le linee ricercate fanno di questa collezione qualcosa che non si dimentica dopo la prima occhiata.
La rubinetteria è impeccabile ma continua a seguire la via della ricerca attraverso l’imperfezione della linea, l’alterazione della geometria. La collezione sarà disponibile a partire dal prossimo autunno. Non resta che iniziare a sognare la ristrutturazione del bagno.
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