Lo studio di design ucraino Faina firma una mini collezione chiamata Ztista che in lingua ucraina significa fatto di pasta. E sembra proprio un impasto il materiale scelto dalla designer Victoria Yakusha per creare tavolo e sedie che compongono questa nuova e insolita proposta.
Si tratta di un materiale non solo strano e originale nell’aspetto ma anche nella composizione perché elaborato a partire da metallo riciclato, frammenti di legno, cellulosa, paglia e argilla. Il risultato sono complementi d’arredo che lei stessa definisce “mobili organici”.
La tecnica risale a un metodo di lavorazione che affonda nei secoli passati e nell’antico artigianato ucraino. Solo rivisitato in una chiave più contemporanea nella scelta di linee e applicazioni. Un modo per riconnettersi alle radici, ha spiegato l’artista, con un occhio al presente.
E uno anche alla sostenibilità, che dal presente è in effetti inscinsidibile, visto che si serve in gran parte di materiale riciclato ma capace di durare nel tempo e creare pezzi che sapranno tramandarsi per generazioni.
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