Parliamo di terrari? Risolvono un angolino, aggiungono un tocco di verde, sono a prova di pollice nero e hanno sempre un gran carattere. In questo caso anche decisamente design visto che parliamo di una creazione che ha un gusto quasi scultoreo.
In effetti TerraLiving, che ha creato il progetto, lo definisce proprio una “cultura botanica” e ha ragione visto che il verde cresce tra gli spazi di una sorta di torre a stampa 3D creando una forma organica sempre diversa e in fieri.
Si chiama Chloroplast 2.0 e la torre che costituisce il fondamento dell’idea stessa si ispira a sua volta alle struttura cellulare delle piante. Tra gli spazi vuoti cresce il muschio riempiendoli e occupandoli in modi imprevedibili, affidati totalmente alla casualità della natura. Benché sotto vetro.
Perché sì, di un terrario si parla, come abbiamo anticipato, quindi la scultura che cresce è sotto una campana di vetro che lascia vedere tutto quello che succede ma al tempo stesso creare il microclima ideale che non richiede alcun intervento esterno. È autosufficiente.
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