Quando pensiamo che il cemento abbia sbaragliato le aree verdi è solo perché non stiamo pensando alla nuova idea di Barbara Standaert che fa esattamente l’opposto. Si tratta di panchine urbane realizzate in cemento ma allo scopo di alloggiare e al tempo stesso curare delle piante. Che ne sono il vero cuore.
La designer ha risolto il problema di come prendersi cura del verde pubblico in mezzo alle città sfruttando l’acqua piovana. La superficie di queste panchine, che sono anche fioriere, è stata concepita per assorbire e conservare l’acqua piovana per darla alle piante che custodisce.
Non a caso il progetto si chiama Waterbench e ha lo scopo di creare più angoli verdi nelle nostre città, dove il cemento tende a soffocare quel po’ di vegetazione che esiste. E che richiede anche una manutenzione specifica.
In questo modo gli spazi verdi sono autosufficienti perché la panchina garantisce acqua in modo permanente ma la seduta resta sempre asciutta – anche quando piove. È possibile grazie allo speciale cemento poroso che assorbe l’acqua e la convoglia in un serbatoio (fino a 280 litri di capienza) da cui le piante possono attingerla in qualunque momento secondo necessità.
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