La firma dietro questo interessante progetto è quella di Alexia Audrain che ha voluto rivisitare il concetto di sedia in un modo davvero accattivante. Specialmente per chi di tanto in tanto sente il bisogno di ritrarsi, farsi accogliere da una poltrona effetto cocoon e dimenticare l’eccesso di stimoli esterni.
La sedia infatti è stata concepita come un elemento d’arredo terapeutico perfetto per persone autistiche o altamente sensibili, che hanno il bisogno reale di ritirarsi dal mondo che li bombarda di stimoli. È un’esigenza che in varia misura prima o poi proviamo tutti, in definitiva.
Non è un caso se Oto Chair, questo il suo nome, si chiama anche Hugging Chair. Perché è letteralmente una sedia che ti abbraccia. E nel suo abbraccio ti accoglie lasciandoti riposare non solo fisicamente ma anche mentalmente.
“Come designer – ha detto Alexia Audrain – devi essere in contatto con l’utente, il suo ambiente, le sue abitudini quotidiane e mettere più volte alla prova il prodotto prima di completarlo.” È dunque questo il suo processo creativo: testare direttamente la sedia con chi dovrà usarla. A quanto pare i test sono riusciti se il progetto è giunto a compimento.
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