Concita, la sedia cucita

Si chiama Concita e con il suo nome crea un gioco di parole e di rime con ciò che ne definisce la caratteristica principale e distintiva, perché è una sedia cucita. Cucita in senso proprio letterale, tralasciando qualunque senso metaforico che pure al design piace sempre tanto. È un’idea di Massimo Zaniboni e Davide Barbieri che si sono qualificati secondi al concorso I Love me: Design con il progetto della loro seduta.

È nata in una falegnameria da cui si sono selezionati materiali di scarto, in particolare legno di vecchie sedie di un ristorante degli anni Sessanta. In un certo senso se ne rispetta anche lo stile, perché ci sembra che il design ammicchi a quel decennio, anche se la sedia è decisamente contemporanea. La motivazione con cui la sedia è stata premiata, tra l’altro, faceva riferimento proprio alla capacità di “rinnovare oggetti della memoria.”

L’aspetto è retro ma la tecnica utilizzata assolutamente innovativa. Si è infatti cucito letteralmente il legno, nello specifico multistrato di betulla curvato e placcato con ricomposto di rovere. La cucitura è invece realizzata in poliestere. Le gambe e il telaio sono in acciaio, con finiture coniche di rovere.

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