Le librerie modulari sono una realtà più che mai affermata, consentono di variare forme e spazi e di personalizzare le scelte, ma vogliamo proporvi la variante ideata da Sebastian Schonheit che ci sembra particolarmente interessante.
Perché: sa essere minimale senza scadere nella banalità e geniale senza aver bisogno di urlare ai quattro venti l’idea che sta dietro al progetto. Del resto basta guardarla per coglierne il funzionamento e il nome accorre in aiuto per spiegarlo meglio.
Si chiama Shift Shelving e i diversi elementi possono scorrere l’uno sull’altro per accogliere oggetti più lunghi di un semplice libro. Quattro sono i moduli base che si possono sovrapporre, senza bisogno di montaggi complessi.
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