D’Light è un nome pieno si risonanze, che rimanda alla parola delight, diletto, ma che in effetti è una contrazione delle parole Donation e Light. Così era nelle intenzioni dei designer di ID+IM Design Laboratory che firmano il progetto.
Le risonanze però rimangono tutte e ci piace pensare alle molteplici sfumature di significato di un nome dato ad una lampada che ha proprio un carattere molteplice. Questa lampada infatti può interagire con noi e cambiare aspetto, in molti modi diversi.
La struttura del paralume si può adattare a vari tipi di supporto diventando lampadario o lampada da tavolo, lampada da terra o abat-jour. Inoltre muta letteralmente forma grazie ad una costruzione ad alveare che rende possibile alterarne le linee passando attraverso differenti configurazioni.
E c’è di più: la fonte luminosa al suo interno può anche cambiare colore grazie ad una speciale app che consente, tramite smartphone, di gestire la lampadina a bulbo regolando sfumature cromatiche e intensità di luce.
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