Uno sgabello così ti lascia a bocca aperta, poi scopri che c’è anche la variante sedia e non resisti più: ti innamori e basta. A firmarli ambedue sono Albert Puig e Benjamin Migliore, autori del progetto e firme del brand Puig Migliore.
L’idea era quella di creare un accessorio che somigliasse a un “ciclo perpetuo” servendosi di un materiale capace di incastrarsi continuamente su se stesso per dare l’immagine di qualcosa che non inizia e non finisce ma continuamente fluisce. Un po’ come i disegni di Escher.
Il progetto si chiama Grada e parte da una serie di tagli ad hoc al legno base che poi si sovrappongono creando una struttura tridimensionale che intende trasmettere l’idea di continuo, inesausto movimento. E ci riesce benissimo.
Così l’oggetto puramente funzionale diventa anche un accessorio dai tratti quasi scultorei, decorativo oltre che pratico. E la sedia non fa che riprodurre lo stesso concetto ma su un altro modello, dotato stavolta di spalliera.
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