Lo sgabello Monom si adatta a chi si siede

Quando in ambienti pubblici scarseggiano le sedute in sala d’attesa, spesso finiamo per appoggiarci dove possibile, magari al muro, a un termosifone, un davanzale. Facendo i conti con la scomodità, prima di tutto. Risolve il problema la nuova idea del design.

È solo un concept ma potrebbe rivoluzionare gli spazi pubblici che siano disposti ad accoglierlo come elemento d’arredo esteticamente impeccabile non meno che per la sua funzionalità specifica, quella di una seduta appunto.

Funziona come uno sgabello a cui appoggiarsi senza sedervisi davvero, una seduta temporanea da lasciare in pochi minuti. Non prima però di averne goduto l’inaspettata comodità. Perché l’elemento della seduta vera e propria bascula per adattarsi a chi si siede.

L’ondulazione è di 10 gradi, perfetta per adeguarsi all’altezza di chi si appoggia sulla parte in legno basculante. Che ruota su una struttura di pietra, solida e perfetta per offrirci sostegno dove da sedersi in senso proprio non c’è. È un’idea di Jurgis Judžentis e si chiama Monom.

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