Lo chiamiamo chandelier ma del classico lampadario di cristallo di una volta conserva poco, se non l’ispirazione iniziale. Eppure è bellissimo, in vetro e metallo che riflettono e amplificano la luce proprio come ci si aspetterebbe da un tradizionale chandelier.
Parliamo di Ghebo, il nuovo progetto luminoso di Karman firmato da Dario De Meo e Luca De Bona. L’idea era quella di partire dal tradizionale lampadario Maria Teresa rivisitandolo in chiave bidimensionale. Dunque ogni parte dello chandelier è stata smontata e riassemblata in modo completamente nuovo.
Tutto parte da Venezia, città lagunare che ha dato i natali ai designer e che ha fornito anche l’ispirazione per questo lampadario che riproduce idealmente il riverbero del sole sui canali. La parola Ghebo che dà il nome alla lampada infatti è dialetto veneziano e si riferisce proprio all’intreccio dei canali.
La struttura è realizzata con bracci metallici ed elementi piatti in ferro dorato tagliato al laser e accoppiati ad elementi in vetro di Murano con la stessa forma. Sulle giunture crescono preziosi inserti in cristallo ispirati alla tradizione veneziana settecentesca. E quando non c’è il vetro o il cristallo troviamo bulloni, viti e fori a sottolineare la contaminazione tra il passato e il presente.
Il tuo indirizzo e-mail non verrà pubblicato.
Devi essere connesso per inviare un commento.
0 Comments