Il nome della sedia, che pare più una poltrona, è Goyo. L’ha immaginata Lee Ye Chan ispirandosi al concetto di meditazione. È infatti proprio per il ritiro dei sensi che è stata concepita. Se di solito abbiamo bisogno di ritirarci in una stanza quieta per dedicarci a un momento di introspezione, qui possiamo anche metterci comodi.
Non tutti possono disporre di una stanza tranquilla nella quale ritrarsi, figurarsi poi se ci si trova in ufficio. La sedia in questione si propone come piccolo spazio personale, ritirato dal mondo. Che però funge anche da poltrona classica, diciamo così.
Si tratta di un pezzo di arredo davvero innovativo che ci consente un momento di pace in un giorno molto affannato. Si ispira alle campane tibetano, con la loro forma a ciotola, che si usano proprio per indurre un profondo stato di rilassamento.
È in legno di acero, sia per quanto riguarda la seduta avvolgente che nel caso del sostegno. La forma circolare, gli angoli stondati e la linea avvolgente sono pensati per offrirci un momento di sospensione dal mondo, dai suoi suoni incombenti, dal ritmo forsennato della vita fuori di lì.
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